E la luna

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E la luna ritorna ogni sera e ogni sera ritorni nel letto sembra tutto tranquillo e perfetto sembra buona e sincera la vita pensata nel buio così. Sono le sei!... E allora giù dal letto a lavorare dritto dritto già c'è il pullman della ditta se fai tardi non aspetta la sirena in lontananza non conosce la pazienza timbra tu che timbro io la pagella dell'avvio Una tuta da indossare una leva da spostare un bottone da pigiare un bel sogno da lasciare per potere lavorare più veloce molto svelto per poter produrre molto ogni ora ed ogni giorno fino all'ora del ritorno da mattino fino a sera sera... E ogni sera ritorna la luna e ogni sera ritorni nel letto ogni sera più stanco e disfatto fino a quando capisci che non è una vita la vita cosi ma già le sei!... e allora già dal letto a lavorare dritto dritto già c'è il pullman della ditta se fai tardi non aspetta la sirena in lontananza non conosce la pazienza timbra ti che timbro io la pagella dell'avvio Ricomincia a lavorare c'è l'affitto pagare c'è anche il frigo da comprare devo ancora guadagnare è la fine dell'orario ma farò straordinario con il cottimo è un affare mi potrò poi riposare quando quando non lo so forse quando morirò
Informazioni

secondo brano del disco "Due stagioni" - 1977, in cui sono contenute le canzoni che accompagnavano lo spettacolo teatrale "Le fabbriche bugiarde" in cui si denunciava la truffa del Piano di Rinascita per la Sardegna

Lei e Lui, due umori contrastanti ma legati dalla stessa condizione: 
- Lei  ( parte A della canzone) contempla, nella calma della sera,  la luna e il ritorno dal lavoro di lui ogni sera più stanco e disfatto. L'umore è quello delle vecchie ballate arpeggiate malinconicamente in  un classico giro armonico.
 - Lui ( parte B della canzone) attacca la giornata con un ritmo incalzante e una melodia composta unicamente dall'alternarsi ripetitivo di due sole note distaccate tra loro da appena un semitono. Un ritratto che vuol esprimere lo sforzo inutile che lo porterà unicamente all'alienazione senza aver il tempo e lo spazio per raccogliere i frutti del suo sacrificio. (dalle note del disco)

Testi e musica: Antonello Manzo - Gino Melchiorre

Scheda del canto
Autori testo
Anno
Lingua
Inserito da
roberto_deiana

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