I patti colonici

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Contadino: È finita la cuccagna caro signor padrone hai visto la figura che hai fatto all'elezione; hai fatto quarantanove invece del cinquantun così dentro la trappola non c'è entrato nessun Padrone: Di queste cose, o contadino, non ti devi interessare soltanto il podere tu devi lavorare lo devi coltivare con tenacia a passion così alla fin dell'anno io incasso dei milion Contadino: E con le sue pretese d'incassar molti quatrini e far lavorà forte noi poveri contadini non ci fa mai i conti per non darci i denar e i patti colonici da cent'anni son da far Padrone: Tu caro contadino sei troppo prepotente parlare in questo modo tu non capisci niente ti ho motorizzato per meno faticar hai la moto e l'automobile e continui a brontolar. Contadino: È giusto signor padrone che anche noi lavoratori possiamo i comodi che avete voi signori; presto verrà quel giorno saremo tutti ugual non ci sarà padroni e tutti quanti a lavorar Padrone: Magari fosse vero divenire tutti uguali lavorare per lo Stato e abolire i capitali, sotto la disciplina, la miseria e povertà ti pentiresti presto uomo senza libertà Contadino: Sono tutte fandonie, quel che lei racconta adesso noi siamo per il lavoro, per il vero progresso; se retta a voi signori ancora si darà si manerà cipolla, saraga e baccalà Padrone: Ora tu ti lamenti che il brodo è troppo grasso hai uova, latte e galline e n bel maiale grasso, la serva e il servitore ed anche il boar sul povero padrone continui a grattar Contadino: Basta signor padrone, lei ha parlato troppo ci rivedremo alle elezioni del novecentosettantotto la vittoria del lavoro certo non mancherà la vera uguaglianza allora si vedrà insieme: La vittoria del lavoro certo non mancherà la vera uguaglianza allora si vedrà
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Di autore ignoto. Versione dei Fratelli Marsella di Velletri. Registrazione dal vivo 1976 di Corrado Lampe e Pietro Lolletti. Gli esecutori hanno dichiarato di averla appresa in occasione di feste o altre iniziative di partito. La canzone risale al periodo della "legge truffa" (1953). Evidentemente nell'ultima strofa l'anno delle elezioni incombenti è stato modificato al momento. (Corrado Lampe)
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