Il vecchio e la sua ombra

Il vecchio e la sua ombra

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Il vecchio e la sua ombra contano gli ultimi passi ormai un’ora in più che cosa è o forse c’è ancora tempo per aspettare o forse c’è ancora voglia di ricordare e di sperare ma ben poco da ricordare. Il vecchio guarda lontano fino alla fine della strada ormai il tempo è volato via lasciandogli negli occhi colori un po’ sbiaditi lasciandogli negli occhi raggi di luce indefiniti dei pomeriggi preferiti. Un giorno o un’ora in più signora notte pensaci tu basta che sia un momento di poesia basta che l’alba poi mi porti via come un sogno senza ritorno... Il vecchio ha gli occhi di vetro, guarda le ultime foglie ormai l’autunno le ha buttate via lasciandole ingiallire lasciandole morire lasciandole da sole ad ammucchiarsi come vuole il vento nuovo di stagione. Il vecchio è all’ultimo passo, l’anima è dentro al cappello ormai è l’ora che fuggono via anche gli uccelli notturni e i desideri diurni, anche i minuti tutti uguali e le parole più normali e le luci gialle dei fanali. Un giorno o un’ora in più signora notte pensaci tu basta che sia un momento di poesia basta che l’alba poi mi porti via come un sogno senza ritorno...
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Questa canzone faceva parte di “Il vecchio e la sua ombra”, uno spettacolo di canzoni e poesie, presentato da Ivan Della Mea, tenuto da Alfredo Bandelli  insieme a Luigi Cunsolo nel 1981 presso il circolo ”La Cereria” a Pisa.

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Alfredo Bandelli, Musica e utopia, Il Grandevetro,Santa Croce sull'Arno, 2006

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