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Quando negli anni sessanta il secolo scorso
c'era una gran confusione corremmo al soccorso
c'eran azioni, senati, partiti, congreghe
consigli di sanità, conventicole e leghe.
C'eran comuni province stati sovrani
inglesi russi francesi spagnoli e italiani
e in questo intrigo caotico e senza costrutto
siamo arrivati noi altri a coordinar tutto.
Nostra patria è il mondo intero
nostra legge è la produttività
motto foriero motto foriero
nostra patria è il mondo intero
retto dalla competitività
motto foriero di nuova civiltà.
Industrie piccole un tempo ce n'eran a bizzeffe
si cominciò a unir la Riv con l'Skf
fare una sola nazione d'Italia e di Svezia
fu un bel successo benchè non sia stata un'inezia.
Ancora più di rilievo fu per certi aspetti
unir la General Elettric con l'Olivetti
e proseguimmo convinti che il capitale
deve integrarsi su scala internazionale.
Su lottiamo il capitale
tutti uniti farà
l'Internazionale di ogni SPA
ferro, uranio, petrolio ed elettricità
per un monopolio in piena attività.
Fu Carlo Marx a insegnar che il concetto di stato
di fronte agli altri è il concetto più mistificato
e che lo stato borghese per via del classismo
è il comitato d'affari del capitalismo.
Abbiamo appreso da lui questa saggia lezione
e per la causa della demistificazione
abbiam risolto l'intrigo di questa faccenda
tolto lo stato al suo posto abbiam messo l'azienda.
Avanti o popolo per conquistare
l'azionariato è popolare
posa il fucile e gioca in borsa
così di corsa tu vincerai.
Informazioni
Presente nell'album “Per fortuna c’è il cavaliere”. Boriz
Fonte
Amodei Fausto, Per fortuna c'è il cavaliere, Nota, 2005
Scheda del canto
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