Insorgiam!

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Insorgiam, ci chiamano gli schiavi, sbirri della Libertà, i bastardi non figli degli avi che fecero la nostra Unità. Il fascismo ci rese ribaldi vili servi del gran capital freme a noi tra di noi Garibaldi, muoia dunque chi vili ci fa. Vanno sul mondo mosse dal vento di vittoria, van le Bandiere Rosse a rinnovar la storia. Dagli aspri monti ai piani cantano i Partigiani. Dagli aspri monti ai piani cantano i Partigiani. Insorgiam, il mondo si solleva contro i nostri sfruttator; passa l'orda gigante e si leva l'era nuova di pace e d'amor. Ogni popolo è il solo padrone della patria e del proprio avvenir; non più guerre, non più distruzione, solo forza che sa costruir. Vanno sul mondo mosse dal vento di vittoria, van le Bandiere Rosse a rinnovar la storia. Dagli aspri monti ai piani cantano i Partigiani. Dagli aspri monti ai piani cantano i Partigiani.
Informazioni

Questo era l’inno della Brigata Partigiana fiorentina “Vittorio Sinigaglia”, che entrò per prima in Firenze insorta già all’alba del 4 agosto 1944. Il partigiano Sugo, che allora aveva 17 anni, lo conosco da anni di persona anche perché, invece di frequentare il PD, séguita a fare il diciassettenne e frequenta il Centro Popolare Autogestito Firenze Sud. Insomma, quel ragazzo di 88 anni continua a fare il partigiano. Ce l’ha raccontata parecchie volte la storia di “Insorgiam”: sembra che fu composta in base, si pensi un po’, a un concorso. Il fiorentino Cesare Massai si trovava nel 1942 prigioniero politico a Castelfranco Emilia: la canzone, come racconta il Massai, sarebbe nata in carcere nell’autunno dello stesso anno, come componimento poetico, in occasione di un concorso indetto tra detenuti della sezione politica per celebrare l’anniversario della rivoluzione d’ottobre. Autore del testo sarebbe Bruno Falaschi di Ponte a Elsa (tra Empoli e Pisa), e autore della musica Alfredo Puccioni. “Insorgiam” fu pubblicata in un disco clandestino a Torino, e attribuita però ad autori ignoti; tornò quindi a Firenze diventando l’inno della Sinigaglia. Però, dice Sugo, non pochi partigiani dicevano che l’aveva scritta Vittorio Sinigaglia in persona (l’unico caso al mondo di vero negro, ebreo e comunista, ammazzato dai fascisti nel centro di Firenze il 13 febbraio 1944), e che la musica l’aveva scritta il musicista russo antifascista Igor Markevich, pure lui partigiano della Sinigaglia. Ultimamente è diventata l’inno riconosciuto di tutto il movimento antagonista fiorentino, e vi assicuro che fa una certa impressione sentire dei diciassettenni di ora cantarla come facevano i diciassettenni di settant’anni fa.

Riccardo Venturi per https://www.labottegadelbarbieri.org/canti-per-il-24-aprile-xxxxx/

Fonte

Coro del Circolo Musicale A.R.C.I. "A.Toscanini" di Torino diretto da Enrico Lini, LP Canti partigiani, I Dischi Dello Zodiaco Vpa 8158 (1972)

Alessandro Giobbi, Insorgiamo! Canti sociali in Italia dal Risorgimento al '68, Redstarpress, Roma 2023

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Commenti

roberta il 12/04/2023 - 18:16 ha scritto:

Durante raduno di cori sociali del 1 e 2 dicembre 2023 presso la fabbrica occupata GKN di Campi Bisezio questo canto è stato oggetto di un laboratorio in cui il maestro Rocco Rosignoli di Parma l'ha trasmesso alle persone intervenute. Proprio per l'occasione sono state composte e aggiunte una strofa e adattato il ritornello, a cura del coro di Parma OltreCoro.

Insorgiam
la fabbrica occupiamo
contro lo speculator,
GKN il grido si leva
contro chi distrugge il lavor.
Il collettivo riunisce le lotte
degli oppressi del capital
non vogliamo delocalizzazione
ma una fabbrica grenn che sia qua

Vanno sul mondo mosse
dal vento di vittoria
van le bandiere rosse
a rinnovar la storia
Da Campi Bisenzio a Genova
insieme convergiamo
Napoli, Bologna, Taranto,
uniti noi insorgiam!
 

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