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Mia mamma bambina, le guance di mela,
levava le scarpe andando alla scuola
per farle durare più di una stagione
se le rimetteva davanti al portone
sputava sui campi, giocava a zaccagna
correva sui sassi della cavedagna
Le guance di mela, mia mamma bambina
rubando sugli anni va a far la mondina
pulisce nell'acqua con mano sicura
però delle bisce ha tanta paura
e la sua maestra, dopo le orazioni,
disegna col gesso le quattro stagioni
Mia mamma bambina, le guance di mela,
disegna le aste sul banco di scuola
la T come topo, la B come banco
ma quella matita è più pesa di un tronco
e fuori dai vetri, la vita reale,
lei pensa che a casa si ammazzi il maiale
Trent'anni son lunghi, più lunghi di un viaggio
quando la paura diventa coraggio
mia madre ritorna sui banchi di scuola
e l'antica paura le prende la gola
vicino c'è un tipo dall'aria distinta
mia madre di classi ha fatto la quinta
e in fondo alla classe, su due tabelloni,
ci sono attaccate le quattro stagioni
con troppo coraggio, non nasce nessuno,
ma la tua paura la usa qualcuno
che parla fra tanti in silenzio perfetto
metà in Italiano e mezzo in dialetto
Domanda s'è giusto che un voto in profitto
divida chi insegna e chi deve star zitto
perché questa scuola non offra soltanto
parole di carta inchiodate sul banco
e chi la fatica conosce a memoria
sia scritto da oggi sui libri di storia!
Informazioni
Canzone del Canzionere delle Lame, pubblicata nel 1980.
Scheda del canto
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