Rom Tiriac rom (Tor de' cenci)

Rom Tiriac rom (Tor de' cenci)

Anno
ivan della mea.jpg
Autori testo

Ti possono interessare anche..

Danilovi? il serbo ha casa in Krajina; Andri?, croato armato, lo caccia dalla casa, con mitra deutschebank gli ruba anche la terra Danilovi? fugge, e questa è la guerra. Rom Tiriac, Rom ha casa vicino a Sarajevo; Rom Tiriac ha moglie e figli, e suona il suo violino. Danilovi? il serbo arriva, ed è mattino; gli ruba casa e terra, e questa è la guerra. Rom Tiriac, Rom raccatta famiglia e pochi stracci, - migra migrante migra- e giunge qui da noi, a Roma fuori porta, in sito Tor de' Cenci, città di Dio, di papa e di cristiane genti. Rom Tiriac fa baracca, spartisce poco pane condito con dovizia di sporco e di fame, spartisce con i cani, spartisce con i ratti; Rom Tiriac suona come i disperati e i matti. Rom Tiriac suona tutto, sia walzer polka o samba, il Borgomastro arriva con ruspe e con caramba, ha l'occhio fermo, zombie, da Uomo del Destino, è l'occhio del potente, fra il trucido e il cretino; ha l'occhio fermo, zombie, da Uomo del Destino, è l'occhio del potente, fra il trucido e il cretino. È l'alba della legge e del passamontagna, del nero che nasconde violenze e sua vergogna, distruggono baracche, la ruspa fa la storia; Rom Tiriac ora è nulla, è solo una memoria. Memoria della casa sua e della sua terra, ma c'è un ministro Bianco con la sua santa guerra; ricaccia a Sarajevo Rom Tiriac col violino, letteratura vuole sia questo il suo destino; - migra, migrante, migra -. "Gloria in excelsis Deo", il Borgomastro canta, e questo è il Giubileo. - Migra, migrante, migra -. "Gloria in excelsis Deo", il Borgomastro canta, e questo è il giubileo.
Informazioni

Roma, Marzo 2000. In vista del Giubileo il ministro degli interni Bianco e il sindaco di Rutelli decidono un giro di vite su tutto ciò che non è conforme e ordinano uno sgombero al campo rom di tor de'cenci. La notte del 3 Marzo, dopo le identificazioni e gli accertamenti, 37 rom vengono deportati in bosnia. 24 sono minorenni, 15 nati in Italia, non hanno mai visto il loro "paese d'origine". Della Mea scrive questa canzone, pubblicata su Liberazione a marzo del 2000 e poi inclusa nell'album "La Cantagranda" nell'autunno dello stesso anno. Esistono traduzioni in serbo, croato,romeno e ungherese.

Fonte

Della Mea Ivan, La cantagranda, Dischi del Manifesto, 1998

Scheda del canto
Autori testo
Anno
Lingua
Inserito da
ilDeposito

Disclaimer

I diritti del contenuto sono dei rispettivi autori.
Lo staff de ilDeposito.org non condivide necessariamente il contenuto, che viene inserito nell'archivio unicamente per il suo valore storico, artistico o culturale (maggiori informazioni).
Commenti
Per inserire un commento è necessario registrarsi!