Taglia le ali

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Taglia le ali ai cavalli metti il guinzaglio agli uccelli non sentire non guardare non capire mai Tura la bocca dei pesci metti le redini ai porci non vedere non agire taci quel che sai Buca le ruote dei treni taglia le corde ai violini piano piano lentamente una voce salirà Taglia la luce alle stelle metti catene alle stalle dieci voci dieci orecchi mille occhi sanno già da una fessura dimenticata da un'apertura incustodita sono fuggiti gli animali ogni segreto mette le ali E giù per le colline giù nelle valli nelle città corre tra le cascine come un cavallo in libertà in un saluto in un bicchiere che ti offrono da bere e con il pane e con il vino che t'offre il contadino Con il sorriso della comare continuerà a viaggiare e con il vento dell'imbrunire arriverà lontano ogni notizia ogni segreto sepolto in fondo al mare già splende in cielo chiaro e sereno come l'arcobaleno. Metti le maghe sui roghi e le mutande sui quadri non guardare, non vedere, non capire mai Metti le maschere ai volti, metti il grembiule agli adulti, non sapere, non guardare, non agire mai. Chiudi la porta alle idee, brucia le pagine ai libri piano piano, con il fumo la notizia volerà Taglią le mani a chi canta, togli la voce a chi parla Piano piano lentamente tutto il popolo saprà in un sorriso, in un pugno chiuso, in un richiamo particolare ogni parola può passare tutta una storia senza parlare.
Informazioni

Settimo brano del disco "Due stagioni" - 1977. Brano composto nel 1976 per lo spettacolo teatrale, in preparazione per quell'anno, in cui si intendeva indicare  le strategie del Potere.
Il tema riguarda la Censura in tutte le sue forme più opprimenti, facendo cenno ai momenti storici più aberranti che vedono i tribunali dell'inquisizione, le rappresaglie fasciste, l'imposizione di certe culture su altre, la negazione delle libertà d'espressione, d'informazione e di pensiero... 
Fanno da sfondo risa frivole ed una voce  che legge il codice civile con tono asettico e distaccato ed insieme alle risa sottolinea l'indifferenza della legge alle disgrazie di chi la subisce. Il tono si fa sempre più concitato man mano che il coro aumenta d'intensità. Nonostante tutto, il testo apre uno spiraglio alla possibilità di sfuggire a questa morsa implacabile, ...da una fessura dimenticata, da un'apertura incustodita, sono fuggiti gli animali, ogni segreto mette le ali...
(Dalle note del disco)

Testi e musica: Antonello Manzo - Gino Melchiorre

Scheda del canto
Autori testo
Anno
Lingua
Inserito da
roberto_deiana

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