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Vorrei parlarti d'un po' d'amore
però non trovo bene le parole.
La nostra vita non lo prevede
solo di lavorare ci concede.
Allora in fondo perché parlare
se tanto poi non ci possiamo amare
se questa notte, come ogni notte
tu devi riposare le ossa rotte?
Vorrei parlarti del cielo azzurro
del sole e della terra e i prati in fiore
ma la tua casa è una prigione
e tutto il resto è solo un'illusione
Vorrei parlarti della mia voglia
di non vederti sempre triste e curva
a sonnecchiare ed a pensare
se vale poi la pena di campare.
Ma in fondo a cosa serve parlare
se tutto questo non serve a cambiare
nemmeno un'ora della tua storia
della tua attesa triste e solitaria.
Vorrei parlarti della mia rabbia
e dei miei sogni che stringo fra i denti
della coscienza che ho contrattato
per un pezzo di pane e un po' di fiato.
Scorre veloce la progressione,
questa è la civiltà della ragione.
Cambiano gli usi della sua gloria,
e avanti un altro, comincia un'altra storia.
Vorrei parlarti...(si ripete sfumando)
Informazioni
Questa canzone faceva parte di “Il vecchio e la sua ombra”, uno spettacolo di canzoni e poesie, presentato da Ivan Della Mea, tenuto da Alfredo Bandelli insieme a Luigi Cunsolo nel 1981 presso il circolo ”La Cereria” a Pisa.
Questa canzone è anche cantata nel documentario di Giuseppe Favilli, Alfredo Bandelli - Un cantautore di lotte e di speranze, NEOKI FILM, 2008 Pisa, NEOKI 2008, minuto 25
Fonte
Alfredo Bandelli, Musica e utopia, Il Grandevetro,Santa Croce sull'Arno, 2006.
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