Il crollo del Ponte Morandi

Il crollo del Ponte Morandi

Nella tarda mattinata del 14 agosto, durante un forte temporale, a Genova crollò il pilone 9 del cosiddetto ponte Morandi (ufficialmente viadotto Polcevera),provocando 43 vittime tra le persone a bordo dei mezzi che transitavano sul ponte e tra gli operai al lavoro nella sottostante isola ecologica dell'AMIU, l'azienda municipalizzata per la raccolta dei rifiuti.Il crollo del ponte ha determinato il blocco del raccordo fra A7 e A10 e di numerose strade sottostanti, oltre che della linea ferroviaria di raccordo con il porto, nonché  la necessità di evacuare per motivi precauzionali 566 persone residenti nelle case presenti sotto il pilone n. 10.
Il ponte Morandi era un ponte strallato di Genova, collegamento tra l'autostrada A10 e l'autostrada A7. Fu progettato dall'architetto Riccardo Morandi e fu costruito dalla Società Italiana per Condotte d'Acqua tra il 1963 e il 1967, anno della sua inaugurazione.Gli interventi di manutenzione su questo viadotto si rivelarono particolarmente costosi. Uno dei problemi era la difficoltà di ispezionare lo stato dei tiranti in acciaio all'interno di una struttura di calcestruzzo armato precompresso, le cause di questo crollo sono ancora in fase di accertamento.
Il 25 settembre 2018 la Commissione Ispettiva del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha ultimato il suo lavoro e presentato la propria relazione sullo stato del ponte e sul crollo. Oltre che alcune ipotesi provvisorie relative alla dinamica del cedimento, in essa si evidenziano, secondo i commissari, le serie problematiche strutturali presenti e note già da alcuni anni, e a fronte di esse gli scarsi investimenti in manutenzione strutturale straordinaria effettuati dopo la privatizzazione. La relazione è stata acquisita dalla magistratura.

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