La morte di Paola Clemente, vittima del caporalato

La morte di Paola Clemente, vittima del caporalato

Paola Clemente di San Giorgio Jonico, di 49 anni, moriva nel corso di un'estate caldissima, nelle campagne di Andria, stroncata da un malore durante la giornata di lavoro. Era bracciante, lavorava in modo disumano per pochi euro l'ora. Lavorava all' "acinellatura" dell'uva per 27 euro al giorno, dalle dalle 3,30 del mattino, quando partiva per essere portata nei campi a bordo dei pullman dei caporali, alle 15.30.
Venne sepolta il giorno dopo la morte, senza autopsia, senza nessuna inchiesta, ma il marito e la CGIL locale presentarono una denuncia da cui scaturì un'inchiesta, supportata dalle drammatiche testimonianze delle colleghe di Paola, che portò all'arresto di sei persone accusate di
truffa ai danni dello stato, illecita intermediazione, sfruttamento del lavoro. Anche la causa della morte della donna (un infarto) venne infine accertata.
Nel 2017 viene girato un documentario di Pippo Mezzapesa intitolato "La giornata" sulla morte di Paola Clemente e sul fenomeno del "moderno" capolarato.