Lione, la rivolta dei canuts

Lione, la rivolta dei canuts

La rivolta dei Canuts ("tessitori di seta") fu una delle prime rivolte sociali seguite alla rivoluzione industriale, contro lo sfruttamento e i salari da fame a cui erano costretti gli operai in genere e i setaioli in particolare. Su alcuni drappi neri i canuts lionesi scrissero il loro proclama di lotta: «Vivere lavorando o morire combattendo»
Gli operai tessili lionesi  riuscirono in due giorni a impadronirsi militarmente della città, abbandonata dal generale François Roguet, comandante della divisione, e dal sindaco Victor Prunelle.
In seguito alla decisione presa dal presidente del consiglio Casimir Pierre Périer, circa la necessità di una reazione energica, il maresciallo Soult, accompagnato dal duca d'Orléans, partì per Lione alla testa di un'armata di 20.000 uomini, che penetrò in città il 3 dicembre, riuscendo a ristabilire l'ordine a prezzo di 190 morti e 10.000 prigionieri.

Il 9 aprile 1934 si verificò una nuova rivolta contro il tentativo degli imprenditori di abbassare i salari. Anche questa fu repressa duramente. Una terza insurrezione avvenne nel 1848.