Reggio Calabria, l'inizio della "rivolta"

Reggio Calabria, l'inizio della "rivolta"

La Rivolta di Reggio Calabria si identifica con una sommossa popolare avvenuta dal luglio del 1970 al febbraio del 1971, in seguito alla protesta dovuta alla decisione di collocare il capoluogo di regione a Catanzaro invece che a Reggio Calabria, con l'istituzione degli enti regionali. Inizialmente il malcontento popolare fu trasversale a livello politico (ad esclusione del Partito Comunista Italiano, subito dissociatosi), ma in una seconda fase i movimenti di destra, ed in particolare il Movimento Sociale Italiano, assunsero un ruolo di primo piano. Il sindacalista della CISNAL Ciccio Franco, esponente missino, rilanciò il motto «boia chi molla!» di dannunziana memoria e ne fece uno slogan per cavalcare la tigre della protesta dei reggini per opporsi alla scelta di Catanzaro come capoluogo, indirizzandola in senso antisistemico e neofascista

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La rabbia esplode a Reggio Calabria

Capoverso
Reggio la rabbia esplode la miccia brucia già