Canto della solidarietà
Avanti senza dimenticare
di che è fatta la nostra forza!
Che si mangi o che si abbia fame
avanti senza dimenticare:
la solidarietà!
Su, popoli di questa terra,
unitevi in questo senso:
essa deve diventar vostra,
e la grande cucitrice.
Avanti senza dimenticare
di che è fatta la nostra forza!
Che si mangi o che si abbia fame
avanti senza dimenticare:
la solidarietà!
Neri, bianchi, mori, gialli!
Smettetela di scannarvi!
I popoli dicono la stessa cosa
e saranno presto uno solo.
Avanti senza dimenticare
di che è fatta la nostra forza!
Che si mangi o che si abbia fame
avanti senza dimenticare:
la solidarietà!
Vogliamo arrivarci presto,
abbiam bisogno di te e di te.
Chi pianta in asso, a sua volta
pianta in asso proprio se stesso.
Avanti senza dimenticare
di che è fatta la nostra forza!
Che si mangi o che si abbia fame
avanti senza dimenticare:
la solidarietà!
Ai nostri padroni, chiunque siano,
piace tanto la nostra discordia,
e finché ci disuniranno
resteranno i nostri padroni.
Avanti senza dimenticare
di che è fatta la nostra forza!
Che si mangi o che si abbia fame
avanti senza dimenticare:
la solidarietà!
Proletari di tutti i paesi,
unitevi e siate liberi.
I vostri grandi reggimenti
spezzano ogni tirannia!
Avanti senza dimenticare
e poniamo una domanda giusta
che si mangi o che si abbia fame:
Il domani, di chi è il domani?
Il mondo, di chi è il mondo?
(traduzione a cura di Riccardo Venturi)
Vorwärts und nicht vergessen,
worin unsere Stärke besteht!
Beim Hungern und beim Essen,
vorwärts nie vergessen:
die Solidarität!
Auf ihr Völker dieser Erde,
einigt euch in diesem Sinn,
daß sie jetzt die eure werde,
und die große Nährerin.
Vorwärts und nicht vergessen,
worin unsere Stärke besteht!
Beim Hungern und beim Essen,
vorwärts nie vergessen:
die Solidarität!
Schwarzer, Weißer, Brauner, Gelber!
Endet ihre Schlächterei!
Reden erst die Völker selber,
werden sie schnell einig sein.
Vorwärts und nicht vergessen,
worin unsere Stärke besteht!
Beim Hungern und beim Essen,
vorwärts nie vergessen:
die Solidarität!
Wollen wir es schnell erreichen,
brauchen wir noch dich und dich.
Wer im Stich läßt seinesgleichen,
läßt ja nur sich selbst im Stich.
Vorwärts und nicht vergessen,
worin unsere Stärke besteht!
Beim Hungern und beim Essen,
vorwärts nie vergessen:
die Solidarität!
Unsre Herrn, wer sie auch seien,
sehen unsre Zwietracht gern,
denn solang sie uns entzweien,
bleiben sie doch unsre Herrn.
Vorwärts und nicht vergessen,
worin unsere Stärke besteht!
Beim Hungern und beim Essen,
vorwärts nie vergessen:
die Solidarität!
Proletarier aller Länder,
einigt euch und ihr seid frei.
Eure großen Regimenter
brechen jede Tyrannei!
Vorwärts und nicht vergessen
und die Frage korekt gestellt
beim Hungern und beim Essen:
Wessen Morgen ist der Morgen?
Wessen Welt ist die Welt?
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