Milonghe sociali del cantastorie libertario

Milonghe sociali del cantastorie libertario

Canto originale: Milongas sociales del payador libertario

Lingua traduzione: italiano

Lingua originale: spagnolo/castigliano

Gentile uditorio che ascolti il cantastorie anarchico non voltar gli occhi da una parte con un che di espressione d'orrore ché, se ti dico chi siamo sul tuo viso tornerà l'allegria e nel nome dell'Anarchia ti saluto con amore. Siamo quelli che difendiamo un ideale di giustizia che non racchiude in sé cupidigia né egoismo né ambizioni, l'ideale tanto proclamato dai Reclus e dai Grave, dai Salvochea e dai Faure, dai Kropotkin e dai Proudhon. Siamo quelli che propaghiamo la libertà autentica, detestiamo le frontiere perché son segno di oppressione, e per questo motivo cerchiamo che tutta la massa operaia non riconosca frontiere e viva in totale unione. Siamo quelli che combattiamo le menzogne patriottarde che causano la disgrazia per tutta l'umanità, perché sono rovina completa, son quelle che generano la guerra seminando in tutta la terra la miseria e l'orfanezza. Siamo quelli che aborriamo tutti quanti i militari, perché son tutti criminali difensori del borghese, perché assassinano il popolo senza mettersi prima in testa che assassinano i propri fratelli, talvolta persino i padri e i figli. Siamo quelli che disprezziamo le ridicole religioni, perché esse son la causa dell'ignoranza globale, i loro ministri sono ladri, i loro dèi sono menzogna e tutti quanti si rimpinzano in nome della loro morale. Siamo quelli che ricerchiamo la distruzione del denaro, perché è ciò che priva l'operaio del suo benessere, perché se cade il denaro cadrà anche la borghesia e regneranno l'armonia, la pace e la libertà. Siamo quelli che protestiamo contro le autorità, perché delle libertà sono l'eterno cimitero, e noialtri difendiamo un ideale così sublime ché di tutto ciò che opprime cerchiamo la distruzione. Siamo, infine, l'avanguardia del grande esercito operaio che si risveglia con fierezza dal sonno in cui era caduto, e che, disprezzando i governi, il capitale e le religioni innalza infine i suoi pennoni per la sua rivendicazione. (traduzione a cura di Riccardo Venturi)
Grato auditorio que escuchas al payador anarquista, no hagas a un lado la vista con cierta expresión de horror, que si al decirte quién somos vuelve a tu faz la alegría, en nombre de la Anarquía te saludo con amor. Somos los que defendemos un ideal de justicia que no encierra en sí codicia ni egoismo no ambiciones el ideal tan cantado por los Reclus y los Grave, los Salvochea y los Faure, los Kropotkin y Proudhon. Somos los que propagamos la libertad verdadera detestamos las fronteras porque indican opresión, y por eso procuramos que toda la masa obrera no reconozca fronteras y viva en completa unión. Somos lo que combatimos las mentiras patrioteras, que provocan la desgracia de toda la humanidad, porque son la ruina entera son las que engendran la guerra sembrando en toda la tierra la miseria y la orfandad. Somos los que aborrecemos a todos lo militares, por ser todos criminales defensores del burgués, porque asesinan al pueblo sin fijarse de antemano que asesinan a sus hermanos, padres e hijos, tal vez. Somos los que despreciamos las religiones farsantes, por ser ellas las causantes de la ignorancia mundial, sus ministros son ladrones, sus dioses una mentira, y todos comen de arriba en nombre de su moral. Somos los que procuramos la destrucción del dinero, por ser éste el que al obrero le priva del bienestar, porque cayendo el dinero, caerá la burguesía, y reinará la armonía, la paz y libertad. Somos los que protestamos contra las autoridades, por ser de la libertades el sempiterno panteón, y nosotros, defensores de una ideal tan sublime, que todo aquello que oprime buscamos la destrucción. Somos, en fin, la vanguardia del gran ejercito obrero, que se despierta altanero del sueño que adormeció, que, despreciando gobierno, capital y religiones, alza por fin sus pendones por su reivindicación.
Commenti
Per inserire un commento è necessario registrarsi!